L’essai d’Andrea Acquarone a l’objectif très clair de formuler une proposition politique, qui émerge sans équivoques depuis son sous-titre : une « Révolution possible ». « Une Utopie concrète, transversale par rapport aux politiques de la Peur que aujourd’hui ont le vent en poupe, une troisième voie entre Souverainisme et Globalisme »
La création d’argumentations et l’ars oratoire étant deux des traits communs de toute formation dispensée par Sciences Po, la constitution d’une Chaire « rotative » d’écriture créative s’impose désormais comme évidence au moment où l’Ecole s’apprête à fêter ses 150 ans d’existence. Nous vivons à l’époque des fausses informations sur les réseaux sociaux, des théories du complot et de l’autocélébration de l’incompétence. Dans ce contexte relativement noir, une Ecole formant des esprits libres se doit d’inculquer à ses étudiants le sens du « devoir raconter des histoires vraies, qu’elles soient dans le réel ou bien dans l’imagination et la fiction ». Histoires qui gardent à leur centre l’humain, la liberté et le respect de la vie, dans toutes ses formes. Pour sa première « rotation », l’Ecole donne carte blanche à Kamel Daoud https://fr.wikipedia.org/wiki/Kamel_Daoud_(%C3%A9crivain), intellectuel d’origines Algériennes de 48 ans dont la vie même incarne cette profonde soif de vérité, d’humain et de liberté. Extraits choisis d’une soirée forte en émotions, en compagnie de Leila Slimani https://fr.wikipedia.org/wiki/Le%C3%AFla_Slimani , Aurélie Filippetti https://fr.wikipedia.org/wiki/Aur%C3%A9lie_Filippetti et Pierre Assouline https://fr.wikipedia.org/wiki/Pierre_Assouline .
Caro cittadino My Zaman Senior, Leggo i suoi commenti sempre con grande attenzione, come già, studente, leggevo con grande attenzione i suoi contributi al dibattito scientifico in materie a noi care (l’Economia internazionale, il Diritto delle attività economiche). Ed é quindi con grande rispetto, ma anche con una certa risolutezza, che mi permetto di rifare un po’ di teoria dove lei consegna a noi tutti idee e proposte già estremamente concrete e applicate (che peraltro condivido in buona parte). Partiamo da uno strumento con cui molti si gargarizzano ultimamente, lo strumento della « Analisi Costi Benefici ». Trattasi di uno strumento classico, fondamentale in economia e nelle altre scienze sociali, che purtroppo pero’ porta molto male il suo nome. Non si tratta in effetti di un’analisi su dati certi, ovvero un bilancino contabile di qualcosa che esiste o che é avvenuto (e che necessita di essere spiegato), ma di un esercizio prospettico complesso, che necessita di dati (tanti, possibilmente buoni) e soprattutto di una diagnosi iniziale e di qualche ipotesi solida, frutto di una visione strategica.
I Giubbini Gialli, o « Gilet Jaunes », sono un movimento popolare francese nato nel Novembre 2018 a seguito di misure impopolari adotattate dal Governo Macron, e nella lunga scia dello spirito Rivoluzionario e « Sanculotto » francese. Ma pochi hanno capito il perché ed il percome, e soprattutto perché ora. Piccola cronologia dei fatti, più qualche commento d’ordine storico, politico e istituzionale. Ironia della Storia, il giovane Emanuel Macron ha vergato il programma politico che lo portó nel maggio 2017 alla Presidenza della Repubblica francese in un saggio, apparso fine 2016, dal titolo estremamente evocativo : « Révolution ». Il governo di Macron é senza dubbio un governo riformista, ed é anche quello che in Europa, negli ultimi 30 anni, ha imposto ai suoi cittadini (anche Renzi ci aveva provato, ma con meno successo..) il più grande ritmo di riforme strutturali, in settori e ambiti fondamentali del vivere insieme quali : il mercato del lavoro, le imposte, le violenze di genere e razziali, la corruzione in atti pubblici, la difesa della privacy, la formazione professionale, l’ambiente, ..
These are the Notes of a Speech given at GEM (Grenoble Ecole de Management) in Paris, in September 2015, during a round table organized by IEP (Italian Executives in Paris). The title of the conference was “After the Twin Crisis 2008 and 2012, How to properly finance international Small and Mid-sized Business?”. I intervened to talk about the new banking and debt capital markets’ financings, while Emanuele Levi (General Partner, 360° Capital Partners) brought very bright insights about Seed, Development and Venture Capital financing.
ABSTRACT: The paper, which is born from an articulated research on the fundamentals of banking intermediation and on their application to the French regulation and markets, investigates on the strenghts and weaknesses of the French banking model. The view defended is that the French has taken some time advantage on the other European neighbours, by early adopting an efficient framework law disciplinating the entire sector, and that this advance has been maintained afterwards. The comparative advantage translates into a predatory attitude of the French commercial banks over the other (weaker) European financial institutions and on a relatively higher charter value of their licenses compared with the ones of other banks of the UE. In particular, the privatisation process bringing to the progressive sale of the French public banks is analyzed. The historical approach allows to introduce some nuances and to put under the right perspective the conflicts of interests faced by a State which is, at the same time, the regulator and the owner of the most valuable banking assets of a country.
Dans un monde d’interdépendances et images instantanées où les banquiers centraux apparaissent de plus en plus comme des divinités démiurgiques lointaines, peu de gens savent qu’en 1988 Ben Bernanke n’était qu’un jeune professeur d’économie à Princeton.
"Le Magazine des professions financièrs & de l'économie", 6 juin 2015
Il mio primo incontro con Reza data dell’estate 2001. In quegli stessi giorni Genova, la mia città, bruciava travolta da un drappello di giovani anarchici violenti scesi dalle brume del nord Europa, poi brutalmente respinti da forze dell’ordine Italiane incapaci comunque di gestire i nuovi fenomeni di guerriglia urbana di cui ormai i nostri telegiornali traboccano. Io, col numero di telefono e l’indirizzo di una persona che non conoscevo (« Ingegner Reza Ferdowsi – 80 Kaveh Boulevard, Tehran ») stavo invece iniziando il primo viaggio in un paese divenuto poi in seguito un po’ una mia seconda casa : l’Iran.