Ottimo articolo de Le Monde, e sopratutto ottima domanda che necessita di risposta. Reazione di pancia di un economista impegnato.
In sintesi (quasi…), e per fare un po’ di economia da bar, ma neanche troppo: la Commissione cerca di correggere le tendenze che gli Stati possono avere alla perdita del controllo del loro debito, e quindi l’Italia con 130% di deficit é molto più prossima alla perdita di controllo del suo debito (ovvero ad entrare in un circolo vizioso: la spesa da interessi diventa insostenibile per le finanze pubbliche, e soffoca tutte le altre voci del bilancio pubblico, tra cui infrastrutture, scuola, ospedali, etc..) della Francia, che invece é ancora sotto la fatidica “quota 100”.
Quindi, per la Francia, che sta a 97% in stock di debito, un ulteriore 2,8% di deficit (un « flusso di cassa » di nuovo debito, che incrementa certo il debito in stock, ma anche il valore dei cespiti pubblici finanziati con questo debito) é assolutamente sostenibile, mentre per l’Italia un ulteriore 2,4% rischia davvero di fare andare il paese intero contro un muro. Soprattutto perché questo ulteriore 2,4% italiano finanzia spese correnti (le pensioni e i sussidi) e non cespiti che potrebbero incrementare il reddito dello Stato in futuro.
Salvini e i suoi accoliti cialtroni di M5S, che non capiscono nulla di economia, pensano in effetti che “la quota 100” si applichi alle pensioni delle persone (e ai sussidi dei disoccupati), e quindi a problematiche di flussi di cassa, ma non patrimoniali. In realtà, il “quota cento” su cui Salvini straparla, che é una regola di buon senso economico (come “la regola aurea”, regola applicabile anche a problematiche di flussi di cassa) si applica solo a problematiche patrimoniali di un’azienda, o di uno Stato (ma non a problemi « di magazzino » o di gestione di flussi di cassa in entrata e in uscita) : probabilmente la pagina di wikipedia che i populisti al potere hanno letto per dettare le linee guida del loro pericolosissimo “Budget del Popolo” era una fake news (solo loro, purtroppo, non sono dei fake).
M5S e Lega cercano quindi di risolvere un problema di flussi di cassa, d’entrata e uscita di « merci a magazzino », ovvero d’ingresso di disoccupati nel grande « magazzino » del lavoro Italiano (e di uscita dei pensionati dallo stesso), con una regola di buon senso economico, certo, ma che si applica pero’ ai bilanci (per finanziare i “mezzi di produzione”, ovvero gli immobili, i macchinari, o ponti e strade, per tornare a problematiche più legate alle responsabilità di uno Stato che non sia canaglia). Come fare il pesto alla genovese con il prezzemolo e dirti che é pesto alla genovese, che é buono e soprattutto che devi mangiarlo.
Questa é invece la domanda che si dovrebbe porre chi ha da finanziare entrate e uscite di « merci da un magazzino » (ovvero risolvere il costante problema dell’entrata e dell’uscita delle persone dal mondo del lavoro): quale volano di soldi liquidi devo avere sul mio conto per finanziare un problema di flussi finanziari in entrata ed uscita ? Qui il parallelo tra le « merci a magazzino » e le entrate e uscite dal mondo del lavoro Italiano puo’ diventare (sorry…) un po’ gore, perché applicato alle persone suona cosi : quanti soldi devo dire a chi lavora di mettere sul mio conto corrente (il conto corrente dello Stato Italiano) per finanziare la “permanenza a magazzino” di chi non lavora (i pensionati o i nuovi disoccupati stipendiati da M5S), prima che la merce “esca dal magazzino” (ovvero si trovino un lavoro/passino a miglior vita?).
Ma quello che purtroppo ‘sti coglioni Populisti non capiscono (perché sono ignoranti, cialtroni e diventeranno presto temo anche dei criminali, se qualcuno non li ferma) é che il “Budget del Popolo” deve finanziare soprattutto un Bilancio (infrastutture, ponti, scuole, etc..) e non solo un magazzino (salari e pensioni degli Italiani, che utilizzano i mezzi di produzione a Bilancio dello Stato per “produrre cose” più o meno quantificabili), magazzino che per giunta é troppo grande rispetto ai bisogni reali « della produzione » dello Stato italiano. L’articolo 81 della Costituzione italiana é la traduzione in una norma di legge di valore appunto costituzionale della “Regola Aurea” e della “Quota cento” di cui sopra, che sono le due regole che andrebbero applicate (insieme…) per uscire dal penoso esercizio del “Budget del Popolo” che questi stanno infierendo al paese (ma Salvini e i M5S l’art. 81 della Costituzione non solo non lo hanno capito: probabilmente non lo hanno neppure letto).
Se Brussels (soft power) non ce la fa con le buone a fargli cambiare ‘sto Budget del Popolo, speriamo che almeno il Presidente della Repubblica e la nostra Corte Costituzionale ce la facciano, con un potere un po’ più hard (bocciare la Legge di Bilancio “del Popolo” per violazione manifesta dell’articolo 81 della Costituzione). Detto cio’ (visto che la Corte Costituzionale ha tempo credo fino a Marzo 2019 per bocciare una Legge di Bilancio dello Stato) aspettatevi il “niente assoluto” per i prossimi 5 mesi, vuoi altra cacca per tutti/e (ponti che cadono, bambini che muoino schiacciati sotto i tetti che crollano dei loro asili, drammi ed errori medici perché gli ospedali sottofinanziati e il loro personale medico non ce la fanno più, etc. etc. etc.).
Viva l’Italia, viva La Repubblica, semper!
Parigi, 28 Ottobre 2018